Formato mp3

Formato mp3

Abbiamo visto che un suono digitale ha bisogno di molti bit per essere rappresentato. Per avere un idea di quanto questo sia vero,

considerate che su un dischetto possiamo memorizzare appena 8 secondi di musica ad alta qualità. Questa ingordigia di bit purtroppo comporta molti svantaggi: il primo, e più importante, è che per far viaggiare un suono campionato su Internet occorre molto tempo; il secondo è che, se ci appassioniamo alla registrazione musicale, possiamo facilmente riempire il nostro Hard Disk di suoni campionati.
Per ovviare a questo problema si è pensato di comprimere i suoni digitali e quindi di togliere dal suono tutte quelle caratteristiche che non siamo in grado di percepire. Per applicare questa strategia occorre prima però capire a fondo come funzionano i meccanismi percettivi dell'orecchio.
L'apparato uditivo, in effetti, non percepisce direttamente il suono ma il suo spettro, ovvero l'insieme delle componenti armoniche - delle frequenze - che lo compongono. Inoltre il nostro ricevitore naturale, la coclea, è strutturato in modo che le frequenze più forti presenti nello spettro del suono tendono a mascherare le frequenze vicine e quindi queste ultime non vengono percepite e possono essere eliminate dal suono.
Un programma di compressione per il suono quindi si comporta come una sorta di orecchio informatico che trasforma prima il suono nel suo spettro e successivamente toglie dallo spettro tutte le armoniche che non vengono percepite. Se consideriamo che si può eliminare oltre il novanta per cento delle frequenze presenti in un suono ci rendiamo conto della potenza di questo metodo: un suono che in origine occupava undici megabyte, dopo la compressione di tipo percettivo ne occupa solo uno e la perdita di qualità tra queste due rappresentazioni del suono è quasi indistinguibile.
Per provare ad ascoltare musica compressa si può, ad esempio, utilizzare un programma chiamato WinAmp.
WinAmp, come molti altri programmi simili che si possono trovare in rete, utilizza uno standard di compressione audio chiamato MP3. Lo standard MP3 rappresenta la sezione audio di uno standard più completo, chiamato MPEG layer 3, che viene utilizzato per la codifica dei film in formato digitale negli attuali DVD.  Il motivo principale della diffusione e della fama dell'MP3 risiede nel fatto che questo standard, rendendo i file di suoni molto più compatti, ha consentito la diffusione e lo scambio della musica su Internet.

Ma a cosa serve sapere tutte queste cose sulla percezione del suono? Innanzitutto per capire la relazione che intercorre tra il suono come fenomeno fisico e la sensazione che si prova durante l’ascolto e poi perché conoscendo i meccanismi percettivi è possibile sviluppare delle applicazioni come ad esempio la famosa codifica MP3, che utilizzano questa conoscenza per riuscire a comprimere un file di suoni e fare si che noi li possiamo scaricare da Internet in minuti anziché ore. La codifica MP3 in effetti si basa proprio sul funzionamento dell’orecchio ed infatti riesce ad eliminare dalla musica solo quelle informazioni che il nostro orecchio non è in grado di percepire.

In ogni caso, per saperne di più su MP3 e sui principi della codifica psicoacustica, vi è un sito  con  una panoramica sui principali programmi che si utilizzano per suonare e registrare i file MP3.(1)

(1) https://www.tonifontana.it/mp3/