Cause piccole, grandi effetti

Il buonsenso prescrive una certa proporzione tra la causa e l'effetto:· una forza piccola produce un movimento piccolo, ed una forza grande, un grande spostamento. La psicoanalisi invoca la stessa idea per giustificare l'idea che una terapia breve produce piccoli cambiamenti, e che un trattamento prolungato genera cambiamenti più importanti.

Tuttavia, certe esperienze quotidiane e determinati studi scientifici ci obbligano a considerare la possibilità di alcune eccezioni a quelle impressioni soggettive che abitano la nostra mente, tanto abituata a conseguire sempre l'utile, ma anche sempre a considerare il pericoloso rasoio di Occam che tutto semplifica.[1]

Esaminiamo allora alcuni esempi di sproporzione quantitativa, apparente o no, tra cause ed effetti:

a) Effetto leva:· oltre la metafora, se uno ha una leva può ottenere molte cose: “datemi una leva e solleverò il mondo”, aveva detto Archimede. Un semplice movimento della leva è una causa piccola, ma può produrre grandi effetti. Le leve, come le pulegge o le ruote idrauliche, sono dispositivi capaci di moltiplicare varie volte un effetto, col conseguente risparmio di sforzo muscolare.

b) Effetto goccia di acqua: se aggreghiamo una semplice goccia di acqua al liquido contenuto in un recipiente, questo si sparge sul pavimento. Ad esempio una semplice interpretazione può produrre nel paziente un notevole effetto di insight, in paragone con l'apparente inezia di quell' interpretazione. L'effetto goccia d’acqua è il prodotto di un’accumulazione quantitativa che sfocia in un salto qualitativo.

c) Effetto interazione sperimentale: descritto in alcuni disegni sperimentali, dove l'azione unita di due variabili, lontano dal produrre un semplice effetto sommativo, può generare inaspettatamente un effetto maggiore, o minore. Ad esempio piccole quantità di alcool e di droga, combinate tra loro, possono produrre un effetto smisurato:· il coma o la morte.

d) I fenomeni di schismogenesi descritti da Gregory Bateson[2], sono tutti fenomeni interpretabili in termini di meccanismi di retroazione positiva. Questo concetto proposto da Bateson e ripreso da Watzlawick, Helmick Beavin e Jackson[3], è relativo ad un processo di differenziazione delle norme del comportamento individuale derivante dall’interazione cumulativa tra individui. Ci può essere una schismogenesi complementare quando a un comportamento di A si contrappone quello adattato di B (ad esempio A si impone sempre più e B si sottomette, conseguentemente, in misura maggiore), oppure una schismogenesi simmetrica quando al comportamento di A si contrappone un uguale e maggiore comportamento di B (A si vanta, e B si vanta ancora di più); un altro esempio non relativo agli individui è la corsa agli armamenti: la nazione A si arma, e quindi la nazione B si arma ancora di più per “difendersi”, al che la nazione A, per la stessa ragione, rilancia con ulteriori armamenti.

Questo rivela che una piccola causa, ad esempio il paese A che ha cominciato comprando tre carri armati in· più, genera una situazione internazionale che può portare· alla catastrofe.

e) Von Bertalanffy[4], l’autore della Teoria Generale dei Sistemi, descrive l'esistenza di meccanismi amplificatori in cui piccole cause generano grandi effetti. Al riguardo, cita una distinzione tra causalità di “conservazione”, dove c'è una ragionevole proporzionalità tra l’intensità della causa e l'effetto, e la causalità di “amplificazione”, dove la causa agisce come scatenante, cioè, un cambiamento insignificante provoca un cambiamento considerevole nel sistema totale.

f) Serie complementari: abbiamo citato già un esempio dove un fattore scatenante piccolo può risolvere clinicamente una psicosi o una nevrosi, o viceversa può far piombare una persona in una profonda crisi. La ragione, secondo la psicoanalisi, dobbiamo cercarla nel peso relativo che ha ogni elemento della costellazione dei fattori che costituisce la serie: se il fattore costituzionale ed il fattore disposizionale (esperienze infantili) sono altamente propizie per configurare un quadro nevrotico, basta un fattore scatenante molto piccolo affinché la sintomatologia appaia.

g) La conversione massa-energia:· Secondo quello che sostiene il principio di equivalenza massa-energia di Einstein, una piccolissima porzione di massa, sotto certe condizioni può liberare enormi quantità di energia. Già nella fisica pre-einsteniana si parlava di cose simili, nel contesto del concetto di energia potenziale: una piccola causa (far cadere una pietra da 3000 metri di altezza) produce un effetto disastroso sulla testa di chi sta sotto, considerando che l'accelerazione aumenta seguendo la legge di gravità.

h) Effetto farfalla, di cui abbiamo già detto in precedenza. Rispetto alla meteorologia, normalmente si esprime in frasi quali: “Il battito di ala di una farfalla in Brasile, a seguito di una catena di eventi, può produrre in seguito un uragano in Texas”. Altri esempi potrebbero essere l'effetto che produce nel mercato borsistico mondiale il semplice raffreddore di un presidente. Tali categorie di fenomeni hanno tre aspetti suscettibili di essere analizzati separatamente:

a) da una parte si allude ad una situazione dove piccole cause generano grandi effetti;

b) dall’altra parte, allude ad una situazione che non possiamo predire: sappiamo che l'effetto può essere molto grande, ma non possiamo sapere in cosa consisterà, né se accadrà molte volte, quando, dove o come succederà;

c) una terza possibilità allude ad una situazione di mancanza di controllo:· molte volte non possiamo esercitare un controllo sull'influenza della causa rispetto all'effetto. Più concretamente, non possiamo evitare non solo che una farfalla aleggi nel Brasile, bensì, e questo è peggiore, non possiamo evitare che, aleggiando produca· un uragano in Texas. L'impossibilità di esercitare questo controllo è relazionata con l'impossibilità di predirlo, benché non necessariamente: possiamo predire un'eclissi, ma non possiamo controllare il suo verificarsi o non verificarsi.


[1] Il Rasoio di Occam prende il nome da Guglielmo di Ockham o Occam (·1280 –·1349) filosofo e teologo inglese, ed è un ragionamento classico della filosofia della scienza. Al giorno d'oggi, comunque, si tende a definire la teoria del Rasoio di Occam come la scelta più semplice, ossia una regola pratica per scegliere tra ipotesi che abbiano la stessa capacità di spiegare uno o più fenomeni, quella più semplice.

[2] Bateson G. , Verso un’ecologia della mente, Adelphi, Milano, 1977, p. 105

[3] Watzlawick P. , Beavin J. H. , Jackson Don D. (1967), Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971

[4] Von Bertalanffy L. (1968), Teoria generale dei sistemi, Mondatori, Milano, 1983