MDI è un progetto dell’Istituto Stanford-Lockheed per la ricerca nello spazio ed è uno sforzo comune nella ricerca di oscillazioni solari (SOI)
da parte del laboratorio di fisica W.W. Hansen dell’Università di Stanford e del laboratorio di astrofisica solare del centro di tecnologia avanzata dell’Istituto
Lockheed-Martin.
figura 1: il logo dell’osservatorio SOHO
SOI e il progetto MDI fanno parte di una collaborazione internazionale per studiare la struttura interna e la dinamica del sole. La squadra di MDI era responsabile del disegno e del montaggio ed ora del funzionamento, dello strumento di MDI dell’osservatorio eliosferico SOHO a bordo della sonda spaziale inviata sul sole. (5)
Infatti nella sonda è stato collocato uno strumento elettronico chiamato MDI (Michelson Doppler Imager) in grado di misurare la velocità delle onde sonore che attraversano il sole e costruire, in base a questi calcoli,
mappe molto dettagliate della superficie solare.
La procedura che si è seguita per la generazione dei suoni è stata la seguente.
Si è iniziato con i dati della velocità (forniti dell’effetto doppler) (6), presi mediamente al di sopra della superficie del disco solare, di modo che soltanto i toni di grado angolare basso (l = 0, 1, 2) rimanessero.
Con elaborazione successiva si sono rimossi gli effetti del movimento della sonda, dello strumento di sintonizzazione e di alcuni punti spuri.
Quindi si sono filtrati i dati a circa 3 MHtz per selezionare le onde sonore pulite (e non supergranulari o di disturbo strumentale).
Per concludere, si sono interpolati i valori mancanti, accelerati per un fattore di moltiplicazione di 42.000, al fine di introdurli nella gamma udibile dell’orecchio umano.
(1) http://soi.stanford.edu/
http://sohowww.nascom.nasa.gov/
(2) Per conoscere la composizione chimica delle stelle gli astronomi esaminano la luce emessa da questi corpi celesti. Essa, attraversando uno spettroscopio, si scompone e produce un arcobaleno tecnicamente chiamato "spettro". Gli spettri sono solcati da righe scure, ad ognuna delle quali corrisponde un elemento chimico. Una particolarità di queste righe è che se sono spostate verso il blu dello spettro l'oggetto si sta avvicinando, se sono spostate verso il rosso si sta allontanando. Il comportamento delle onde luminose è analogo a quello delle onde sonore. I suoni sono più gravi se l’oggetto si allontana, più acuti quando si avvicina (effetto Doppler). Gli astronomi usano tale effetto per calcolare la velocità con la quale i corpi celesti si muovono. Se lo spettro è spostato verso il rosso il corpo ha una velocità minore, verso il blu maggiore.